Princess day - Glory day

Un’immersione senza bombole nel mio archivio fotografico

Princess day - Glory day 1

Ho sempre ascoltato con sospetto le favole di "Principi e "Principesse". In particolare quelle con il lieto fine. Un incipit avventuroso. Una trama trita e ritrita. E tutta una vita liquidata in cinque parole: "E vissero felici e contenti".
Più di una volta crescendo mi sono domandata a che servano? Perché dover affrontare anche questo disincanto? Quando la vita già di per sé non ti risparmia.
Eppure questa fascinazione nutre la fantasia dei più.
E se gli uomini hanno dovuto rinunciare a cavallo e spada le donne hanno potuto conservare il privilegio di un abito il più delle volte addirittura regale.
Per qualche anno ho fotografato spose sconosciute.
Qualche volta incontrate per caso. Altre volte appostandomi in chiese o abazie gloriose.
Affascinata dallo spettacolo di ogni messa in scena. Un Teatro fuori dal Teatro. Un set fuori da Cinecittà. Rapita dal gioco degli scatti altrui. Dalla verità assoluta di ogni interpretazione. Che appunto una interpretazione non è.
Sbalordita da prove d'attore degne solo di un o di una star. Per ironia della sorte consumate nella "Unità di Spazio, di Tempo e di Luogo" della Commedia (e Tragedia) Classica.


Oggi sento il desiderio di reinterpretare quegli scatti contaminandoli con quelli di alcuni paesaggi che ho colto negli anni. Che ancora mi appartengono e che la mia mente di tanto in tanto frequenta.
Un viaggio nel mio archivio. Una immersione senza bombole, come solo in un sogno può essere. Spinta da un flusso che vorrebbe essere il meno razionale che mi è possibile.